Distanza: 1100 km
Durata: 7 gg
Anno: 2013

 

Tutto è iniziato da un regalo che mi fece il capo qualche anno fa....a Natale ricevetti in dono un libro "Venuto al mondo" di M.Mazzantini. Da allora un chiodo fisso mi batteva in testa: voglio visitare quel mondo descritto nelle pagine del libro, una terra lacerata dal conflitto bellico dei Balcani che sento particolarmente vicino a me per geografia e per esperienza. Ricordo ancora da piccola quando a scuola accoglievamo i rifugiati dell' ex Jugoslavia, bambini feriti, mutilati, tristi...bambini di nessuno....Così ho deciso di partire alla scoperta di questo mondo. Tappe principali Belgrado, Sarajevo e Zagabria le tre anime di un ex paese diviso da cultura, stile e religione....

Giorno 1-2: il viaggio in moto inizia a Belgrado...

L'impatto è fortissimo la moto sfreccia tra palazzi bombardati, mura divelte, edifici incendiati....domina il nero e qualche albero verde simbolo della rinascita, colore della speranza, forza della natura che reagisce agli orrori umani. Tento di fare qualche foto ma un poliziotto mi si avvicina e gentilmente mi chiede di smetterla. Rispetto la richiesta e spengo la reflex, poi penso che  forse è un modo per cercare di dimenticare....
L'atmosfera nonostante tutto è frizzante, Belgrado è comunque una città giovane che ha voglia di fare, di conoscere e farsi conoscere, ho incontrato gente disponibile e socievole, un tassista ci consiglia il quartiere bohèmien Skadarlija per trascorrere la serata. la zona è originale mura affrescate e bancarelle artigianali richiamano un po' un'atmosfera parigina.
Per chi vuole far tardi spostatevi lungo il fiume, i locali non mancano ma non è la mia scelta. Preferisco dormire presto e l'indomani andare all'alba alla scoperta dei mercati locali, luoghi di aggregazione molto interessanti. E' stato un tuffo nel passato: qui ritrovo vecchi nokia 3210, il monopoli anni '80, schermi IBM ...

Giorno 3: da Belgrado a Mecavnik

Già troppo tempo fermi nello stesso luogo, la piccola due ruote scalpita...è l'ora di ripartire. Ci avventuriamo lungo la strada 26 verso Valjevo il paesaggio è stupendo scopriamo anche una strada del vino per gli appassionati....resta però vivo il ricordo della guerra: elicotteri abbattuti, carriarmati arrugginiti, case groviera! Si Scende poi lungo la strada 21 in direzione Pozega, al bivio con la strada 263 la tentazione di seguire quest'ultima che dalla cartina appare un trionfo di tornanti ci assale ma alla fine optiamo per proseguire lungo la 21 costeggiando i binari della ferrovia. Poco prima di giungere a Uziceci fermiamo su un colle vicino ad una chiesetta immersi nella pace e ci godiamo il paesaggio, il silenzio, il vento e l'immancabile panino al sacco. Con calma risaliamo lungo la 19.1 fino al bivio con la strada 112 in direzione Kremna e poi la 5 verso Mokra Gora. Nel tardo pomeriggio giungiamo a Mecavnik l'hotel di KUSTURIZA il famoso regista dei Balcani. Qui d'inverno si svolge il festival del cinema alternativo. L'hotel è un luogo surreale con continui richiami al mondo del cinema, all'interno una piscina, una chiesa, un cinema e un ristorante con un'ottima selezione di vini. Dietro di noi un bel gruppetto di Honda Goldwing siamo nel posto giusto Welcome Bikers!

Giorno 4: piegando verso Sarajevo

Dopo pochi km il confine: una sbarra sollevata manualmente divide due mondi. decidiamo di seguire la strada M5 che nei pressi di Visegrad  costeggia il fiume, scelta azzeccatissima! Curve su curve, piega dopo piega incrociando la E 761 e poi la M19 arriviamo a Sarajevo. Il nucleo del centro storico ha carattere islamico, minareti e moschee, tuniche e narghilè...insolito scenario rispetto ai giorni passati ma anche qui persistono i segni della guerra, minimo comune denominatore di queste terre. Resto stupita da come ricavino penne biro da bossoli di proiettile o portachiavi da resti di mine... la guerra ha insegnato a questo popolo a non sprecare nulla evidentemente e riflettendoci è un bel modo di esorcizzare il negativo reinventandolo.

Giorno 5-7: Sarajevo- Zagabria, la mitteleuropea dei Balcani

Inizia la via del rientro lungo la M 17 ma le sorprese devono ancora venire. Seguiamo il tragitto fino Jablanica lungo lago   poi proseguiamo lungo la M 16.2 che a Bugojno diventa M 16 fino a Baja Luka. In questo tratto la natura la fa da padrona.... godetevi il panorama ricco di fiumi e canyon spettacolari, le parole non basterebbero a descriverlo. Zagabria la mitteleuropa dei balcani. Una città che ormai sembra essersi sbarazzata di un passato bellico e che guarda al futuro. Palazzi stile asburgico, giardini curatissimi, locali e ristoranti e aria di festa la pervadono. Sicuramente la più "leggera" delle città descritte quanto ad atmosfera, la meta ideale per chiudere con una vena di allegria un percorso carico di storia, signifiati e sofferenza.

 

 
   PUNTI DI INTERESSE: Mecavnik