Distanza: 3.800 km
Durata: 16 giorni
Anno: 2018

Kirghizistan: per chi ama la natura, gli sterrati e i cuori grandi!

In questo viaggio fanno la differenza un ottimo spirito di adattamento, una buona resistenza per gestire tante ore in moto e qualche abilità meccanica .
Noi siamo partiti con un gruppo di fantastici amici da Bishkek, capitale del Kirghizistan alla volta del lago d’alta quota Song-kul. Dopo 300 km circa arriviamo accolti da una tribù di bambini curiosi. Cena e notte nelle  Yurte, le tende dei pastori nomadi a forma di meringa.
Il secondo giorno lo dedichiamo interamente a perimetrare il lago, facendo visita alle famiglie di pastori che troviamo lungo il percorso e che ci offrono latte fermentato e sguardi amichevoli. Incredibile pensare a quanto poco basta per vivere con il sorriso! La strada è totalmente sterrata, meglio se non piove, altrimenti il fango renderebbe più ardua l’impresa e soprattutto non vi è luogo di riparo per tutti i  92 km. Prevedete tutta la giornata, per gustarvi il paesaggio con il giusto ritmo.

 

Tra tornanti e canyon:


E’ ora di ripartire alla scoperta di strade bianche tortuose attraverso canyon e guadi.
Per 3 giorni abbiamo valicato passi di montagna osservando paesaggi ogni volta diversi. 810 km di fotografie da scattare ad altitudini di 3500 mt di media. Finalmente il sesto giorno siamo pronti ad attraversare il confine con il Tajikistan: oggi è la giornata mondiale dei colori!!! La pianura gialla di Osh lascia spazio ad un canyon arancione lungo il fiume Gulcha, sembra di correre lungo le strade d'America, ottimo asfalto, carreggiate ampie...poi si sale oltre i 4000mt fino ad arrivare al confine. Prima della dogana una lunga vallata che punta ai picchi innevati di 7000mt, si corre su asfalto pieno di buche, fino al Karakul lake.

 

Autentico Tajikistan:

 
Il Tajikistan devo dire che ci ha regalato veramente giornate uniche soprattutto nella parte meridionale da Murghab  a Korogh e ritorno lungo la famosa M41. Un circuito ad anello di circa 1000 km lungo una delle strade più alte al mondo in un paesaggio arido, a tratti miracolosamente coltivato lungo il mitico fiume Panji che divide il Tajikistan con l’Afganistan. In questo tratto massima attenzione, le tratte asfaltate sono poche e malmesse, il resto è ghiaia, sabbia, fango e sudore 😉.

Rientrati in Kirghizistan ci resta ancora una zona da scoprire, quella a nord est al confine con l’Uzbekistan. Raggiungiamo Toktogul lake dopo  365 km su strada asfaltata lungo dighe e laghi azzurro turchese prima di rientrare attraverso l’ultimo passo di montagna a Bishkek.


Perché andare? Per i paesaggi mozzafiato, per l’ospitalità della gente, per le strade bianche e le innumerevoli curve, perché andare in Pamir significa attraversare un pezzo di storia, per ritornare per un po’ ad un passato autentico.

Non è un viaggio per tutti: serve sicuramente un po’ di esperienza in moto, molta attenzione alla strada, nelle città la guida è casuale, alcuni veicoli hanno il volante a destra altri a sinistra, meglio organizzarsi contro ogni evenienza. Spesso i telefoni non funzionano, manca la corrente e la benzina non sempre è reperibile…. Figuratevi un meccanico ! 😉 Per il resto andate e divertitevi!!

 

  

  PUNTI DI INTERESSE: