Distanza: 1980 km
Durata: 9 giorni
Anno: 2014

Montenegro o Provenza? questo è il dilemma... guardo il meteo....non c'è dubbio Montenegro sarà la nostra prossima meta. L'indomani partiamo attraverso la Croazia giu giu fino a Signe per proseguire poi la mattina seguente fino a Zadar lungo la costiera.A parte qualche macchina di troppo lo scenario è incredibile: da un lato la roccia, dall'altro il mare e le isole Incoronate una riserva naturale composta da oltre 100 isole disabitate. Corriamo veloci fino a poco prima di Dubrovnik passando le frontiere Croazia-Bosnia, una zona paludosa all'uscita dell'autostrada dove si susseguono chioschetti per la vendita di frutta fresca dai colori allettanti e ci fermiamo a pranzo lungomare in una trattoria di pesce. Qui incrociamo un gruppo di comaschi in moto, scambio di opinioni e poi via diretti al Montenegro. Scegliamo di entrare dalla frontiera interna, saliamo sul promontorio dietro Dubrovnik, la vista è spettacolare e alla frontiera non c'è coda.
Siamo in Montenegro, scendiamo verso Hercegnovi nel dubbio di aver sbagliato strada ci fermiamo per un bel caffè turco in un bar dove siamo avvicinati da 4 ragazzi Italiani che arrivano dalla Serbia. Ci danno alcune indicazioni utili e ripartiamo verso l'Etno Village di Donja Brezna. Se cercate la tranquillità questo è il posto giusto: immerso nei campi lontano da tutto, offre piccoli chalet di legno e un caldo piatto nel corpo centrale della villaggio arredato come le case all'epoca di Tito.... un tuffo nel passato.

I Canyon dell'entroterra: Piva e Tara

Colazione da Zvodo, un localino jazz sulle sponde del lago Piva con pane tostato marmellate l'ottimo succo di mirtillo naturale tipico di qua. Poi in sella alla scoperta dei profondi canyon e dell'altopiano del Durmitor attraverso  la strada 14 direzione Trsa. Il panorama dall'alto è mozzafiato ma dobbiamo stare attenti alla strada: è strettissima e piena di tornanti a strapiombo. Attraversiamo un paio di grotte /tunnel improvvisati nella roccia e poi davanti a noi l'altopiano, una distesa di prati con qualche casa di contadini qua e là.
Seguiamo il tragitto fino al lago Nero (CRNA JAZERO) giù a valle per concederci un bagno e un bicchierino di frutti di bosco a soli 1.50€!! Nel pomeriggio arriviamo al Đurđevića Tara Bridge dove ci propongono di fare rafting sul fiume Tara. Ci fiondiamo anche perchè qui decidiamo di dormire a 10€ e non c'è altro da fare.
L'indomani proseguiamo vs Podgorica fiancheggiando il canyon per un bel tratto lungo la E80. Al cartello Dobrilovina deviamo a sinistra. Incontriamo nel nulla un meraviglioso monastero di legno. una monaca ci accoglie e a gesti ci fa capire di seguirla per visitare l'interno della chiesa....Mi fa indossare una gonna lunga e poi finalmente entriamo.....stupendo nel silenzio mattuttino la luce penetra dalle finestre in alto e risalta tutti gli affreschi, l'oro brilla e le candele bruciano immerse nell'acqua come vuole la tradizione ortodossa. Non sono ammesse fotografie perciò non posso che consigliarvi assolutamente di passarci di persona! Proseguendo ci avviciniamo alla capitale, nulla di particolare da segnalare se non un caldo afoso e le sculture dei TRANSFORMER di Baletic..

Lungo il fiume, verso la costa...

Podgorica alla spalle, proseguendo verso la costa ci addentriamo in una stradina all'altezza di Meterizi, siamo soli e ad un tratto si apre davanti a noi un paesaggio da favola: un ansa del fiume delimita una montagna e in mezzo ci siamo solo noi che ci affacciamo da un terrazzo di un hotel ormai abbandonato e proviamo ad immaginarci che atmosfera avessero vissuto gli ospiti ai tempi d'oro....mi ricorda un po' alcuni scorci del Grand Budapest Hotel.  Continuiamo lungo la strada e arriviamo a Rijeca Crnojevica un gruppo di 12 case, con un paio di ristoranti dove conviene fermarsi per un pesce alla griglia, Poco più in là altra ansa, altra sosta e li conosco un uomo del posto che dice di chiamarsi "sorte" perchè è nato inaspettatamente come secondo di due gemelli. Mi suona un po' strana come storia ma gli manifesto ammirazione come premio all'originalità! Lui sta li sul terreno dove aveva la casa suo padre e promuove la sua terra senza speculazione. Mi racconta un sacco di cose sul suo paese, sul turismo, sulla gente che incontra e mi regala pure un ramo di rosmarino benaugurale....
Lo salutiamo e proseguiamo la strada verso Petrovac, attraversando la zona del delta del fiume e la zona delle cantine vinicole di Crstac e Vrnac. Petrovac un paesino di pescatori ormai avezzo al turismo, l'ideale per un po di mare e una cena romantica lungo la spiaggia di sassi. Siamo in viaggio da ormai 5 giorni, inizia il percorso di ritorno attraverso la costa: tappa imperdibile Sveti Stevan un vero paradiso per elites; Budva famosa per i locali e la vita notturna più che per il centro storico, anche se molto caratteristico. Mentre camminiamo mi sento chiamare, chi mi cerca? i ragazzi che avevamo incontrato il primo giorno, chiacchieriamo un po' per condividere gli itinerari e poi ci avviamo alla ricerca di cibo.

Il parco del Lovocèn e la costa croata

Altra tappa immancabile prima di lasciare il Montenegro è Cetinje e le Bocche di Cattaro. A Cetinje che all'aparenza sembra una città fantasma incontriamo BOGDA un babbo natale montenegrino che lavora il ferro a tempo di musica POP....imossibile resistergli! Qui conosciamo anche due ragazze che indossano costumi tradizionali e scopriamo che dietro la piazza si trova un famosissimo monastero dove pare ci sia conservata la mano di San Giovanni Battista. Da Cetinje seguiamo la serpentina che attraverso i 32 tornanti del parco Lovocen ci guida fino a Kotor: non potete venire in Montengro senza passare di qua!
A Kotor all'interno delle mura vi consiglio una tappa da "Vinomania" per un piatto di "prosciutto appeso", il caffè ce lo gustiamo da "Armonia" a Perast per poi lasciare il paese alla volta di Dubrovnik. Nella giornata seguente ci concediamo numerose tappe nelle cale della riviera Makaraska fino a Spalato. La tratta Dubrovnik - Spalato merita al contrario del percorso successivo Spalato- Zara che non offre molto al viaggiatore. Tra un bagno e l'altro ci fermiamo a Pisak per il pranzo da Leut: pochi tavoli fronte mare e una grigliata da star male! Nella vivace Zara trascorriamo l'ultima notte di questa viaggio tra musicanti e bancherelle, camminando tra le rovine dell'antica città al suono dell'organo marino.

 

 
  PUNTI DI INTERESSE: Piva Canyon & Durmidor